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mercoledì 29 gennaio 2014

Il crudismo ce lo insegna la storia: pane degli esseni

E’ senza lievito, fatto di chicchi “vivi”, sano, molto energetico e gli elementi nutrizionali non vengono distrutti dalla cottura
Con questa ricetta introduciamo un argomento molto interessante che si perde nella notte dei tempi ma allo stesso dtempo di grande attualità: il crudismo.
Ramo dell’alimentazione vegana che, ultimamente, fa spesso capolino dalle pagine di approfondimenti culinari o salutistici ma anche da quelle di cronaca, basti pensare ai crudisti celebri come Nathalie Portman, Demi Moore, Uma Thurman, Carol Alt etc.

Oppure a volti meno celebri ma che ultimamente hanno il loro seguito su internet, persone che hanno abbracciato questo tipo di alimentazione e, in parecchi casi, ne hanno fatto la loro attività, ad esempio l’italianissimo Chef Vito Cortese, oppure Mimi Krirk, autrice di Live Raw con i suoi 33.876 like su facebook o ancora Christine Mayr e il suo Crua Gourmet Cuisine che a Barcellona organizza corsi di cucina, catering, dimostrazioni solo ed esclusivamente crudisti.

Questa è una ricetta molto antica, torniamo ai tempi degli Esseni, comunità ebraiche del II secolo a.C. insediatesi nei pressi del Mar Morto.
Gli esseni erano contadini, frutticoltori e profondi conoscitori delle proprietà  delle erbe, dei cristalli e dei colori con i quali curavano chi aveva bisogno di aiuto. Celebre il loro pane, fatto con cereali germogliati, frullati ed essicati al sole: il pane degli Esseni è il pane crudista per eccellenza.

Ingredienti: 500 g di chicchi di cereali (grano, farro, segale, grano saraceno…)
Procedimento:
1) Mettere in ammollo i cereali per almeno 12 ore.

2) Farli germogliare per 2 giorni.

3) Tritarli nel robot da cucina tenendo da parte un po’ di chicchi interi (facoltativo). Per rendere più semplice l’operazione potrebbe essere più facile aggiungere un po’ di acqua se necessario, e comunque, il meno possibile.

4) Otterrete un composto non troppo liquido, a questo punto si può aggiungere, secondo i gusti, olio, tamari, erbe aromatiche e, per una versione più dolce, malto, albicocche secche a pezzettini, uvetta e mandorle tritate.

5) Con un cucchiaio formate delle gallette spesse meno di 1 cm. Mettetele ad essiccare al sole d’estate o nell’essiccatore per 1 giorno circa, girandole ogni di tanto in tanto. Se non avete l'essiccattore, va benissimo il forno in modalità ventilato a 80 gradi con lo sportello aperto, la temperatura effettiva non dovrebbe salire più di 42 gradi in questo modo, per non alterare con la cottura e quindi i principi nutrizionali dei cibi.

Buon appetito!

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